L’Università di Ferrara continua a distinguersi nel panorama nazionale per buone prassi tese a garantire l’uguaglianza sostanziale di tutte le persone che lavorano o studiano in strutture pubbliche. Per il quarto anno, Unife, primo e unico esempio in Italia fra gli Atenei, ha pubblicato il Bilancio di Genere. Da questa esperienza è nato il progetto GeRPA, Bilancio di Genere per le Pubbliche Amministrazioni, frutto di un accordo tra Unife e Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, per promuovere la diffusione del Bilancio di Genere nelle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). La presentazione di GeRPA si è tenuta a Roma la scorsa settimana alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la partecipazione di Cristiana Fioravanti, Delegata del Rettore alle Pari Opportunità, benessere organizzativo, disabilità e rapporti con gli studenti, e Emidia Vagnoni, Ordinaria di Economia aziendale. “Il Bilancio di Genere – spiega Silvia Borelli, ideatrice del Bilancio di Genere di Ateneo e Presidente del Consiglio di Parità – è uno strumento che consente di guardare all’interno dell’amministrazione, di valutare la partecipazione di donne e uomini a tutti i livelli organizzativi e negli organi di governo e di misurare l’impatto di genere delle scelte organizzative”. Aggiunge Cinzia Mancini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia: “ Con il Bilancio di Genere si attiva un processo circolare di monitoraggio, programmazione e controllo dell’impatto delle misure interne all’ente e delle politiche sul territorio”. Emidia Vagnoni, che ha curato la definizione degli indicatori nel progetto, sottolinea “la necessità di valutare l’impatto delle azioni intraprese per il recupero dell’uguaglianza di genere. Senza questa valutazione, lo strumento avrebbe natura formale e statica”. “ GeRPA – chiosa Cristiana Fioravanti – è il frutto dell’impegno della squadra Unife. Ringrazio tutti, compreso il personale amministrativo del Dipartimento di Giurisprudenza, per l’impegno profuso e la passione che ha animato il nostro lavoro”.
L’Università di Ferrara continua a distinguersi nel panorama nazionale per buone
prassi tese a garantire l’uguaglianza sostanziale di tutte le persone che lavorano o studiano
in strutture pubbliche.
Per il quarto anno, Unife, primo e unico esempio in Italia fra gli Atenei, ha
pubblicato il Bilancio di Genere. Da questa esperienza è nato il progetto GeRPA, Bilancio
di Genere per le Pubbliche Amministrazioni, frutto di un accordo tra Unife e
Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, per
promuovere la diffusione del Bilancio di Genere nelle Regioni Obiettivo Convergenza
(Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
La presentazione di GeRPA si è tenuta a Roma la scorsa settimana alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, con la partecipazione di Cristiana Fioravanti, Delegata del
Rettore alle Pari Opportunità, benessere organizzativo, disabilità e rapporti con gli
studenti, e Emidia Vagnoni, Ordinaria di Economia aziendale.
“Il Bilancio di Genere – spiega Silvia Borelli, ideatrice del Bilancio di Genere di
Ateneo e Presidente del Consiglio di Parità – è uno strumento che consente di guardare
all’interno dell’amministrazione, di valutare la partecipazione di donne e uomini a tutti i
livelli organizzativi e negli organi di governo e di misurare l’impatto di genere delle scelte
organizzative”.
Aggiunge Cinzia Mancini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia: “ Con il
Bilancio di Genere si attiva un processo circolare di monitoraggio, programmazione e
controllo dell’impatto delle misure interne all’ente e delle politiche sul territorio”.
Emidia Vagnoni, che ha curato la definizione degli indicatori nel progetto, sottolinea
“la necessità di valutare l’impatto delle azioni intraprese per il recupero dell’uguaglianza di
genere. Senza questa valutazione, lo strumento avrebbe natura formale e statica”.
“ GeRPA – chiosa Cristiana Fioravanti – è il frutto dell’impegno della squadra
Unife. Ringrazio tutti, compreso il personale amministrativo del Dipartimento di
Giurisprudenza, per l’impegno profuso e la passione che ha animato il nostro lavoro”.