articolo di Maria Luigia Paciello, Sapere, febbraio 2012, p.40.
Negli ultimi 15 anni l’Unione europea ha dedicato risorse specifiche per raccogliere dati, analizzare e affrontare il problema della sottorappresentazione delle donne nelle attività scientifiche. A partire dalla metà degli anni Novanta, la Commissione Europea ha sviluppato in maniera consistente i propri interventi in materia, compreso un apparato sempre più ampio di misure, iniziative e progetti. Ma tutte queste attività non hanno intaccato i fattori che limitano la parità effettiva tra uomini e donne nella scienza: questi fattori sono legati ai sistemi organizzativi e alla relazione tra individui e organizzazioni, che difficilmente possono essere modificati dall’adozione di singole misure. Per questo Genis Lab – un progetto europeo promosso e coordinato dalla Fondazione Giacomo Brodolini (FGB), della durata di 4 anni – propone un nuovo approccio sistemico e integrato alla questione della promozione delle pari opportunità nelle organizzazioni scientifiche. A mettersi in gioco saranno sei istituzioni scientifiche che, grazie al contributo dei tre partner ‘tecnici’ – la FGB, l’Associazione Donne e Scienza (ADS) e il Centro internazionale di formazione dell’organizzazione Internazionale del Lavoro (ITC/ILO) – autovaluteranno le loro politiche di genere…
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