La «Vispa Teresa», fatta recitare a Marco Paolini durante la laurea honoris causa, scatena la reazione di «Donne e Scienza»
Quando hanno convinto Marco Paolini a leggere i versi della «Vispa Teresa» al pubblico del Bo, probabilmente, i goliardi padovani si aspettavano soltanto risate e applausi. Invece, ieri, l’insolita performance ha suscitato un duro comunicato del gruppo «Donne e Scienza» dell’Università di Padova, che critica le «canzonette» eseguite durante la cerimonia per la laurea honoris causa all’attore bellunese, e chiede che vengano bandite dalle cerimonie ufficiali dell’Ateneo. Tutto inizia giovedì pomeriggio, quando il rettore Giuseppe Zaccaria conferisce a Marco Paolini la laurea ad honorem in Scienze dello spettacolo. A margine della lectio magistralis, il neodottore accetta di recitare i versi della «Vispa Teresa», composti nel 1917 da Trilussa. Il testo, che rappresenta la «continuazione» satirica dell’omonima poesia per bambini, parla di una donna che «fu cara a parecchi», tanto da essere «presa e ripresa » da diversi uomini. Inoltre, i membri del Tribunato degli studenti hanno intonato il tradizionale «Canto della mosca», e il coro dell’Università ha eseguito l’inno studentesco «Gaudeamus igitur».
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